WEST SIDE STORY
Frutto della straordinaria collaborazione di quattro talenti di teatro quali Leonard Bernstein, Jerome Robbins, Arthur Laurents e Stephen Sondheim, West Side Story apparve per la prima volta sulla scena di Broadway nel 1957 e fu accolto con immenso successo di critica e di pubblico per i suoi elementi di novità ed audacia, segnalandosi per la ribellione ai canoni tradizionali del teatro di Broadway di allora. A New York venne replicato per 732 volte e venne in seguito riproposto nel 1968 e nel 1980. A Londra rimase in scena per 1039 sere consecutive ed ebbe tre riprese nel 1973, 1984 e 1992. Nessun altro musical ha mescolato così bene la vicenda drammatica, la musica, la poesia e la danza: per questo è divenuto un vero successo internazionale, la cui versione cinematografica del 1960 ha vinto ben 10 premi Oscar e la cui colonna sonora comprende alcune fra le più belle e popolari canzoni mai create per il palcoscenico (“Maria“, “Tonight“, “America“, “Somewhere“). Ma soprattutto West Side Story è e rimane una grande storia d’amore che inevitabilmente coinvolge tutto il pubblico.
Questo musical è ispirato ad una delle storie d’amore più classiche di tutti i tempi: “Romeo e Giulietta“; rappresenta il destino delle bande di strada e quello di un giovane amore nella New York degli anni Cinquanta. Si tratta, in fondo, di uno spaccato di vita metropolitana americana. L’atmosfera è elettrica, l’azione drammatica è piena di colpi di scena. I giovani si trovano a vivere in un tempo e in un luogo del tutto particolari, nei quali la cruda realtà della vita cancella ogni innocenza. La storia si snoda tra momenti di poesia, di umorismo e di vero e proprio dramma ed è punteggiata da indimenticabili melodie e brillanti sequenze di danza. La versione di Compagnia della Rancia è stata presentata con una traduzione completa in italiano, inclusi i testi delle canzoni. Per realizzare questa edizione, la prima assoluta italiana, è stata impegnata una grande compagnia di trentadue ballerini/cantanti/attori accompagnati da un’orchestra di quindici elementi; la scelta della musica dal vivo è sicuramente più impegnativa rispetto al nastro registrato, ma permette di garantire una qualità del suono all’altezza con la bellissima musica di Bernstein. La coreografia, curata direttamente dal gruppo dei collaboratori di Jerome Robbins, assicura una danza di altissimo livello, in linea con le edizioni statunitensi o inglesi. All’abile regia di Saverio Marconi il compito di amalgamare tutti questi meravigliosi ingredienti con il suo gusto estetico tipicamente italiano già apprezzato nei precedenti allestimenti della Compagnia della Rancia.
Biglietto d’oro 1996