BULLI E PUPE
Tra gli addetti ai lavori si dice che sia il “musical perfetto”: un incrocio di gags e ritmo che ha per protagonisti autentiche bellezze e simpatiche canaglie. Dopo il debutto a Broadway nel 1950 lo spettacolo ha conosciuto il successo mondiale grazie al film del 1955 di Joseph Mankiewicz con Marlon Brando e Frank Sinatra.
Bulli e Pupe è uno spettacolo brillante ricco di humor, ambientato nel mondo delle scommesse e dei piccoli boss di quartiere di New York. Negli Stati Uniti il musical ha vinto il NY Drama Critics Award e 5 Tony Award. A Londra ha debuttato nel 1953 e numerose altre versioni sono state portate in palcoscenico in tutto il mondo. Nel musical si ritrova tutto lo spirito di Broadway con i pittoreschi personaggi tipici della 42^ strada, diventati leggende: Sarah Brown, l’onesta e rigida soldatessa dell’Esercito della Salvezza, che vorrebbe riportare sulla retta via i frequentatori di Time Square; Sky Masterson, il bugiardo giocatore d’azzardo che la corteggia per scommessa e finisce per innamorarsene; Adelaide, la ballerina di night-club perennemente raffreddata eterna fidanzata di Nathan Detroit, giocatore d’azzardo sempre disperatamente alla ricerca di una scommessa e di un luogo per organizzare una bisca. Una storia dove, alla fine tutto funziona, grazie all’intreccio perfetto di Abe Burrows e Jo Swerling, i due autori del divertente libretto, e grazie alle luminose e immortali musiche di Frank Loesser, che ci portano dal cuore di Times Square ai bar dell’Avana ed ancora nei sotterranei di New York City. Comico e romantico, Bulli & Pupe è lo spettacolo ideale per un pubblico di qualsiasi età. La versione italiana, diretta e coreografata da Fabrizio Angelini con la supervisione di Saverio Marconi, porta in scena un grande cast di 24 persone, con fantastici balletti, coloratissimi costumi ed originali scenografie.
NOTE DI REGIA
Come rappresentare oggi questa “favola musicale di Broadway”, come recita il sottotitolo, nata più di 50 anni fa? La risposta, divenuta poi la parola d’ordine, è stata l’ironia. Ho cercato in tutti gli interpreti uno spirito simpatico e divertente, e fin dalle audizioni infatti, oltre alle consuete prove di recitazione, canto e danza, ho richiesto di raccontare anche una barzelletta. Come ho detto a tutti gli attori il giorno della lettura del copione, volevo che la caratteristica di questo allestimento fosse: divertirci per poi divertire, come poi è avvenuto.
Per il resto gli ingredienti c’erano tutti: personaggi coloriti, intreccio della trama, musiche orecchiabili e accattivanti, numeri coreografici da costruire di probabile effetto … . Abbiamo dato però spazio anche all’analisi dei personaggi, soffermandoci a lungo a capire il perché di certi comportamenti, andando spesso oltre il testo, ricercando, ricreando (o dove non possibile inventando) la loro storia passata e presente; un percorso che ha coinvolto tutti gli interpreti inserendoli ancora di più nella vicenda, e in generale nel lavoro, contribuendo forse ad aumentare lo spessore di uno spettacolo che tutto sommato potrebbe tendere al futile.
Ho preferito una scenografia molto agile e non prettamente realistica per dare un ritmo elastico e serrato allo spettacolo, ed anche per rendere l’ambientazione più universale e in qualche modo più vicina a noi.
“Vi stupiremo con effetti speciali!…” si dice spesso. Ebbene, nel nostro caso gli effetti speciali sono gli artisti in palcoscenico, che con energia, preparazione ed entusiasmo danno allegramente vita e carattere ai Bulli e alle Pupe di questa intramontabile favola musicale.
Lo spettacolo è stato in tour anche nella stagione 2003/2004