A CHORUS LINE
SU QUESTA “CHORUS LINE” VIVE LA GIOIA DEL MUSICAL
Ancora A Chorus Line? Certo è un classico, è il musical di Kirkwood e Dante che, pur rifacendosi alla più stretta tradizione hollywoodiana (il dietro le quinte di uno show di Broodway), la ribaltò, addì 1975, con coraggio degno di Pirandello, riuscendo ad annullare il diaframma tra palcoscenico e platea. Sulla linea del coro, dietro alla quale si resta anonimi e si sogna di essere una star, ci sono 17 ballerini (in cerca d’autore) che, durante un’audizione, raccontano al regista la loro storia e perché vogliono ballare (ci sono anche pezzi di vita vera). Ne escono schizzi divertenti, vitali, grotteschi, amari: un gioco di fiction, di specchi (l’immagine in scena si riflette non a caso) corredato da un apparato musicale (di Marvin Hamlisch) e coreografico (di Bayork Lee) di prim’ordine: finché alla fine tutti si ritrovano come in un sogno nel gran finale, cantando “One” tra lustrini, cilindri e paillettes.
La nuova edizione della Rancia, con Saverio Marconi due volte regista (interpreta anche il ruolo), è perfetta: da una parte diverte, dall’altra emoziona e tiene ben presente il filo tra la realtà e la fantasia del teatro, con uno scarto fantastico più evidente rispetto alla vecchia versione. Sono 135 minuti di appassionato divertimento, di una efficacia teatrale come poche volte accade, e con un cast giovane entusiasta e senza una sbavatura. E se Maria Laura Baccarini ha ripreso con bravura la parte quasi solista di Cassie, l’amareggiata ex compagna del regista, gli altri “deb” sono già padroni del mezzo scenico, sono simpatici, misurati, sintonizzati nelle scene corali, caratteriali nelle confessioni. Ne escono tutti con l’aureola, in particolare si mettono in mostra Fabrizio Angelini (il gay confesso anni ’70), l’esplosiva Crescenza Guarnieri, la spiritosa Antonella Elia, la bravissima Renata Fusco e Corinne Bonuglia, Laura di Mauro, Biancamaria Lelli, Claudio Daniele. Ma le ovazioni del pubblico premiano tutti a pari merito, un complesso che potrebbe traslocare a Broadway. Da non perdere: se amate il musical, il teatro, la vita.
CORRIERE DELLA SERA, 5 aprile 1998 – Maurizio Porro
Lo spettacolo è stato in tour anche nella stagione 1998/1999