Gli allievi hanno assistito ai primi giorni di prova del nuovo spettacolo “Una volta nella vita (Once)“, in particolar modo dedicati all’aspetto musicale e hanno immortalato alcuni momenti, raccogliendo in un tema una selezione di 5 scatti, che sono stati esposti al Teatro San Babila di Milano in occasione dello spettacolo.

Ho deciso di selezionare questi primi piani perché lo spettacolo è allo stesso tempo molto divertente ma anche intimo.
Considerata l’intimità e la forza di alcune scene, ho tentato di esprimerle al meglio con dei primi piani che rappresentano gli attori nei momenti massimi della loro espressività.

Ho cercato di trasmettere le emozioni degli attori, attraverso primi piani e mezzi busti: personalmente sono molto legato all’arte del teatro ed ancora di più all’arte che l’attore teatrale esercita dentro e fuori dal palco. Scatti che mostrano cosa si cela dietro agli occhi di un attore, come se dai loro sguardi si possano scorgere i loro sogni e le loro ambizioni e tutto ciò che li ha portati su quel palco.

Le foto scattate per questo lavoro vogliono rappresentare i momenti di interazione tra il cast. Tutti i personaggi hanno nelle loro mani uno strumento, tra cui il violino, che spicca in particolar modo nelle prime foto. Le foto esprimono tanta spensieratezza, gioia e serenità. Sono state trattate attraverso l’uso di un filtro, che fa risaltare i toni caldi degli strumenti.

Il tema che accomuna le cinque fotografie è quello della musica e degli strumenti. Ogni fotografia ha come protagonista uno strumento musicale, che è esaltato dalla contrapposizione di toni caldi e freddi. Sia lo sfondo che le mani possiedono toni più freddi, mentre il colore caldo del legno di ciascuno strumento prevale sullo sfondo, conferendo nel complesso un tono caldo alla fotografia.

Se dovessi dare un titolo al gruppo di foto sceglierei: “sguardi e concentrazione”. Ogni soggetto ha uno sguardo profondo o sorriso o espressione del viso che vuole comunicare qualcosa. Alcune foto rappresentano la relazione tra il soggetto e lo strumento stesso, altre, invece, rappresentano sia la relazione tra soggetto e strumento che la relazione con gli esterni, ovvero i compagni attorno ai soggetti principali.
Ho scelto di rappresentare anche il tema della relazione “soggetto-strumento” perché penso si possa comunicare molto attraverso ciò che si suona anche a come si maneggia e si tiene lo strumento, come ad esempio la cura per lo strumento stesso e per il suono che si vuole creare, comunicando emozioni differenti.

Gli allievi hanno assistito alla prova generale e alla prima replica di “Grease”, dopo quasi due anni di stop causati dalla pandemia, al Teatro Repower di Milano, e hanno immortalato i momenti per loro significativi della vita “dietro le quinte” di uno spettacolo.

Una vita intensa, fatta di concentrazione, di adrenalina, di relazioni profonde, di sorrisi, di famiglia.

Cogliere lo “spirito di Grease” attraverso questi istanti è stato per loro una scoperta, lo stimolo per imparare ad ascoltare con curiosità un mondo diverso dal quotidiano.

Gli allievi hanno realizzato tre video che raccontano il dietro le quinte di “Grease”. Durante le giornate di prove generali al Teatro Repower di Milano hanno girato scene dello spettacolo sul palco, momenti di backstage con gli attori durante la loro preparazione, interviste al regista Saverio Marconi, al regista associato Mauro Simone e a tutti i performer.

Hanno acquisito sicurezza e velocità tra tecnologie di ripresa per loro nuove, camere, luci, microfoni, al tempo stesso adattandosi ai tempi e ai processi di un contesto dinamico e altamente professionale.

Nelle settimane successive il lavoro è stato dedicato alla fase di montaggio, per costruire una narrazione, un ritmo e un’estetica coerenti con il mondo di “Grease”.

Ogni video presenta uno spaccato diverso sullo spettacolo, e rappresenta la loro dedica, personale e appassionata, all’esperienza vissuta.

Gli allievi hanno portato avanti un progetto grafico per la realizzazione di una gallery di immagini destinata ai social media.

Seguendo l’iter di progettazione, prima hanno sviluppato i bozzetti di 4 visual ispirati a “Grease”, hanno presentato i loro concept e, dopo averli discussi in gruppo, hanno iniziato la fase di realizzazione.

Durante i successivi incontri i visual sono stati sviluppati, corretti, o completamente trasformati, anche grazie ai consigli reciproci, come accade in ogni buon team di grafici.