La storia

Il 25 dicembre 1983 nel piccolo teatro parrocchiale San Francesco di Tolentino un gruppo di giovani attori mettono in scena Arlecchino innamorato: è la presentazione ufficiale di Compagnia della Rancia e le componenti musicali-coreografiche di questo spettacolo teatrale per ragazzi sono delle acerbe ascendenze di quello che nel giro di pochi anni diventerà il suo marchio di fabbrica.

Con uno stile imprenditoriale fatto di creatività e innovazione e grazie a una realtà in continua espansione, aperta alla dimensione internazionale pur mantenendo una concezione di artigianalità creativa, la Compagnia della Rancia – nel corso degli anni – ha raggiunto risultati significativi in termini di pubblico e critica, affermandosi come la principale compagnia teatrale specializzata nella produzione di musical in Italia.

I primi anni di attività della Compagnia esplorano un repertorio di prosa che spazia da Goldoni al teatro dialettale, dalla tragedia greca al teatro d’animazione, dal ‘500 all’umorismo pungente di Campanile fino al dramma religioso di Bernanos, alternando produzioni di teatro per ragazzi e per adulti e prediligendo generi teatrali poco praticati in Italia. Successivamente, seguendo la passione del direttore artistico Saverio Marconi, Compagnia della Rancia si afferma per la produzione dei più famosi musical internazionali tradotti interamente in italiano, contribuendo in modo determinante alla divulgazione di questo genere e alla creazione di un nuovo “mercato” in Italia.

A CHORUS LINE edizione 1990/91
Foto di Sandro D'Ascanio

Dal primo titolo nel 1988 (La piccola bottega degli orrori) il passo verso il “re dei musical” di Broadway A Chorus Line è breve: lo spettacolo, prodotto per la prima volta nel 1990, convince tutti che anche in Italia si può mettere in scena un musical e fa scoprire la figura del performer, artista completo in grado di recitare, cantare e ballare. Negli anni, il titolo viene riproposto in altre due edizioni (1998 e 2008) che evidenziano come anche in Italia sia cresciuta una qualificatissima generazione di nuovi artisti di talento sempre più in grado di affrontare le tre discipline che il teatro musicale richiede.

 

L’attività di produzione della Rancia prosegue con classici della commedia musicale italiana di Garinei&Giovanni (Il giorno della tartaruga, in due edizioni nel 1991 e nel 2007) e titoli internazionali (La cage aux folles, Cabaret, West Side Story) sempre rigorosamente tradotti in italiano; nello stesso periodo nasce un’intensa collaborazione con il trasformista Arturo Brachetti, impegnato in Fregoli e Brachetti in Technicolor.

GREASE, edizione 1997/98
foto di Giovanni Montenero, Fabio Parenzan

Nel 1997 Compagnia della Rancia produce Grease, il primo long-running show italiano – protagonisti Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia – che, in pochi mesi e in sole due città, batte ogni record di pubblico e di incasso; dopo 20 anni Grease è diventato un “classico” nella programmazione dei teatri che ospitano musical, continua a collezionare sold-out (oltre 1.750.000 spettatori) e ha coinvolto, negli anni, oltre 170 artisti, rappresentando per molti di essi un trampolino di lancio e un vero e proprio fenomeno “pop” che continua a conquistare il pubblico.

Il percorso di Compagnia della Rancia prosegue, quindi, con la messa in scena di musical originali, come Dance! nel 2000, Pinocchio nel 2003 e Cercasi Cenerentola con Paolo Ruffini e Manuel Frattini, nel 2014. Nel 2009 Pinocchio, lo spettacolo con le musiche dei Pooh paragonato dalla critica ai grandiosi musical di Broadway e simbolo della cultura italiana nel mondo, affronta il palcoscenico del Seoul Arts Center in Corea e l’anno successivo approda a New York, dove partecipa alla sfilata del Columbus Day e viene rappresentato alla Kaye Playhouse: un musical italiano non arrivava in America dal 1964, quando fu la volta del Rugantino di Garinei & Giovannini.

La Compagnia della Rancia ha inoltre portato sui palcoscenici dei teatri di tutta Italia le acrobazie di Sette spose per sette fratelli, l’acqua in scena di Cantando sotto la pioggia, le indimenticabili canzoni di Jesus Christ Superstar, le sontuose scenografie e gli sfavillanti costumi di Hello, Dolly! e A qualcuno piace caldo e i grandi artisti che, insieme a moltissimi performers dal talento indiscutibile, sono stati protagonisti di titoli internazionali di grande successo: da Lorella Cuccarini a Michelle Hunziker, da Alessandro Gassman, Gian Marco Tognazzi e Rossana Casale a Raffaele Paganini, Tosca e Manuel Frattini, da Loretta Goggi e Paolo Ferrari a Chiara Noschese e Christian Ginepro, da Marina Massironi a Serena Autieri, da Arturo Brachetti a Cesare Bocci, e tanti altri che compongono un elenco destinato a crescere.

Per due volte Saverio Marconi si confronta con la comicità di Mel Brooks, portando in scena The Producers con Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi e un titolo cult come Frankenstein Junior con Giampiero Ingrassia. Tanti i musical, oltre a quelli già citati, legati a grandi successi cinematografici o serie tv: da Sweet Charity a Cabaret, da Tutti insieme appassionatamente – dove si sono alternati in scena oltre dieci bambini – al successo planetario Disney High School Musical fino a Happy Days.

CATS edizione 2009/10
Foto di Alessandro Pinna

Nel 2009 arriva l’edizione tutta italiana di Cats, con scene e costumi originali e diretta da Marconi con la regia associata e le coreografie di Daniel Ezralow, che viene presentata in un suggestivo showcase al Colosseo: la versione di Ricordi/Memory interpretata da Giulia Ottonello raccoglie unanimi consensi e centinaia di migliaia di spettatori.

 

Compagnia della Rancia affianca al musical la prosa e propone l’adattamento teatrale del celebre film Rain Man, un suggestivo e raffinato allestimento di Variazioni Enigmatiche di Schmitt, in cui Saverio Marconi torna in scena come attore; un’originalissima versione di Ubu Re, ambientata in una discarica, con un ammasso di cose vecchie e rotte che prendono vita e si trasformano ora in re, ora in magistrati, o soldati, o, ancora, popolani. Poi è la volta del crudo e cinico romanzo in forma drammatica di Cormac McCarthy Bianco o Nero, per finire con l’emozionante narrazione intima di Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, che parla agli spettatori guardandoli dritti negli occhi.

 

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